Cronaca 

La Finanza scopre call centre per la vendita di alimentari tutto in nero

I militari della Guardia di Finanza di Genova hanno controllato la posizione lavorativa di 70 persone impiegate presso una società che effettua la vendita telefonica di prodotti alimentari, riscontrando 24 lavoratori “in nero” e 31 posizioni “irregolari”. Il personale era impiegato presso una sede di Genova e in altre sedi dell’hinterland milanese. La società, quando assumeva gli operatori telefonici, soprattutto per i periodi di prova, faceva sottoscrivere contratti di tipo occasionale non effettuando alcuna comunicazione obbligatoria al competente Centro per l’Impiego e senza provvedere agli altri adempimenti previdenziali ed assistenziali. Inoltre, la società ispezionata, in qualità di sostituto d’imposta, non operava o non versava le ritenute d’acconto ai fini delle Imposte sui Redditi. Gli altri soggetti che svolgevano tipiche mansioni di lavoro dipendente all’atto dell’assunzione venivano inquadrati come apprendisti o collaboratori coordinati a progetto, pur non possedendone i requisiti. Nei confronti della società sono state comminate sanzioni amministrative pecuniarie per circa 122mila euro, oltre alle spese previste per la regolarizzazione ai fini previdenziali ed assistenziali dei lavoratori. Gli interventi della Guardia di Finanza si inquadrano nell’ordinaria e consueta attività di polizia economica e finanziaria volta, tra l’altro, alla tutela delle imprese che operano nella legalità, attraverso la prevenzione e la repressione di ogni forma di concorrenza sleale, come l’utilizzo di manodopera in nero.

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